terrorismo

Rivivere l’orrore: “U – July 22” di Erik Poppe

di Francesco Ruzzier Il 22 luglio 2011 centinaia di ragazzi che si trovavano ad un campus organizzato dalla sezione giovanile del Partito Laburista Norvegese sull’isola di Utøya furono attaccati da un terrorista di estrema destra....

Malati di terrore

di Stefano Tieri A un certo punto la figlia del re si azzarda a sedersi sul dorso del toro, senza sospettare di chi sia in verità. Allora il dio, allontanandosi...

“Noi” di Bruxelles

di Alessandro Di Grazia I fatti di Parigi e Bruxelles, ormai appare chiaro, sono atti di violenza che riguardano l'Europa nel suo insieme. La stazione del metrò di Maelbeek, uno...

Al cuore del nulla

di Giovanni Tomasin* Una premessa. Il presente articolo è stato scritto nel febbraio di quest'anno per il sito d'informazione curdo Şırnak Medya. Era in corso la battaglia di Kobane, il mondo...

Se i morti contano

di Matteo Mascarin UMANITÀ Venerdì sera (13 novembre ndr) ero, come molte altre persone in Italia e nel mondo, incollato davanti al televisore a seguire gli avvenimenti "dell'11 settembre europeo". Ho...

Il terrorismo delle parole

di Stefano Tieri Distruzione, attentato, morte. Le recenti vicende di cronaca che coinvolgono Medio Oriente e parte dell'Africa (dall'Isis a Boko Haram – se volessimo dare loro un nome-etichetta, potremmo optare per jihadismo) ci arrivano tramite la mediazione di immagini, video, voci fuori campo che intendono glossare un reale già...

Una considerazione sul disastro aereo Germanwings

di Lilli Goriup   La Francia e il mondo hanno assistito a bocca aperta allo schianto dell’Airbus A320 della Germanwings sulle montagne della Provenza, il 24 marzo 2015. A poco più di due mesi dalla strage di Parigi, lo spettro del terrorismo è parso aggirarsi ancora una volta per l’Europa, non...

Con le armi della letteratura. Sciascia e “L’affaire Moro”

di Daniele Lettig Gli attrezzi di uno scrittore sono le parole. Ed è su questo terreno che Leonardo Sciascia si muove in L’affaire Moro, misurandosi nell’estate del 1978 con gli avvenimenti che avevano sconvolto l’Italia nella primavera precedente: il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse – in seguito...

Sulla banlieue, Charlie e altre cose che non passano alla televisione

di Piero Rosso La strage di Charlie Hebdo è un’occasione per parlare di tante altre cose. Ci permette di dire che Parigi è un rapporto, prima che una città, tra il visibile e l’invisibile. Qui non ci si confonde mai: il Boulevard Périphérique dice chiaramente al Centro di stare al centro...

Parigi: divide et impera produce violenza

di Maria Grazia Turri   Quando ero adolescente pensavo che il mondo sarebbe diventato più ampio, più aperto, più libero e più giusto. Invece nel corso degli anni ho percorso 15 paesi che oggi non è più possibile visitare e così, contrariamente alle mie aspirazioni, il mondo si è ristretto e...

Sono la guancia e la percossa, lo slogatore e le ossa…

di Andrea Muni  Il giorno dopo la strage alla redazione di Charlie Hebdo non riuscivo a smettere di pensare a due cose, forse banali: 1) da oggi tutta l'Europa è inevitabilmente più islamofoba di ieri, il che è un disastro tanto per gli europei che per le persone di cultura e...

Essere e non essere Charlie

di Arianna Marchente Sappiamo tutti cosa è successo in Francia tra mercoledì e venerdì: non c’è bisogno di raccontare nulla né di elencare per l’ennesima volta una serie di dettagli atroci, che ormai servirebbero solo a nutrire un latente voyeurismo e ad offuscarci la mente. Non è facile pensare criticamente quando ci si trova coinvolti (seppur...

L’Isis e i mass media

di Andrea Muni Da giorni ormai non si fa altro che parlare dell'Isis, o Is. L'esercito islamico che recluta cani e porci alla causa integralista, combattuta sul campo di un Iraq e di una Siria devastate dalla guerra civile. Il numero di etnie e di forze in gioco presenti sul campo...