Articoli

E nella morte vivremo. Ricordo di Adam Zagajewski

di Simone Raviola guardati dall’aridità del cuore ama la fonte mattutina l’uccello dal nome ignoto la quercia d’inverno la luce sul muro lo splendore del cielo essi non hanno bisogno del tuo caldo respiro ci sono soltanto per dire:...

I Diari del Dottor Zagabria: Premessa + Paziente #1

Premessa In quelli di Casanova trovate rocambolesche fughe dai Piombi, amori e arroganti smargiassate; in quelli di Pigafetta avventure nelle Indie Orientali; in quelli di Bligh piani di vendetta o...

Terza Pagina. “Segnali”

di David Watkins (edizioni Il Cinghiale, collana "Fotocopie") I segnali stradali proprio non ce la fanno a fare i seri. Più alto è il pericolo più lontana si fa la...

Boston Marriage al Rossetti: quanto poco gli uomini conoscono le donne

di Livio Cerneca Boston Marriage era un termine allegorico in uso nel New England tra XIX e XX secolo, e indicava la convivenza di due donne sotto lo stesso tetto...

Ultime impressioni dal Tsff: Visioni Queer e gli eventi collaterali su Srebrenica

di Diletta Coppi L'edizione di quest'anno del Trieste Film Festival si è svolta sotto il segno della continuità e dell'evoluzione, confermandosi una vetrina cinematografica di qualità e, al contempo, uno...

Antonio Porta, provocatore di forme

di Giuseppe Nava «Non mi sono mai appagato di una forma, ho sempre cercato di provocarne molte». Così Antonio Porta nel libro Nel fare poesia, volume del 1985 in cui l’autore milanese raccoglie alcuni testi dalla sua produzione, iniziata quasi trent’anni prima, spiegandone i motivi, le tecniche, i contesti._ Un proposito,...

Lettere addio (quasi). Il resto seguirà

Anche le “eccellenze” hanno il respiro corto. E non è solo colpa dei tagli ministeriali di Daniele Lettig È datata metà dicembre la notizia dell’ennesimo ridimensionamento di quella che ci si ostina ancora a chiamare offerta “formativa” dell’Università di Trieste (1). Sarebbe tuttavia più opportuno parlare di una “non-notizia”, vista la...

Narciso e Medusa: lo sguardo creatore e lo sguardo pietrificante

di Stefania Damiani L'idea del Panopticon nasce, nel 1787, nella mente del padre dell'utilitarismo classico, Jeremy Bentham, come “una semplice idea architettonica” capace di attuare grandi progressi: “La morale riformata, la salute preservata, l'industria rinvigorita, l'istruzione diffusa, le cariche pubbliche alleggerite, l'economia stabile come su di una roccia, il nodo...

Il caso Hamsun

di Lorenzo Natural La scarsa fortuna di Knut Hamsun in Italia rappresenta un interessante caso letterario di mancata diffusione di un autore spesso dimenticato, ma considerato vitale nel panorama europeo del romanzo tra fine Ottocento e inizio Novecento. Ciò che colpisce non è soltanto l'interesse minimo che Hamsun ha suscitato...

Ripensare il conflitto. Oltre il terrore del “Terrore”

di Davide Pittioni Tre momenti nella storia moderna e contemporanea hanno dato un contributo decisivo alla definizione dei diritti dell’uomo. La Dichiarazione di indipendenza americana, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, la Dichiarazione universale dei diritti umani. Tutte dichiarazioni, dove “si dichiara”, cioè formule giuridiche strettamente legate alle...

Il Michael Kohlhaas di Kleist. La rivolta di un uomo onesto

di Giuseppe Nava Anni fa, mi capitò per caso di vedere alla tv le riprese di uno spettacolo teatrale. Un solo attore, vestito di nero, seduto su una sedia, senza altri oggetti di scena, che raccontava una storia di cavalieri, principi e imperatori. Non seppi mai quale opera fosse –...

Merleau-Ponty davanti allo specchio

di Stefano Tieri Un uomo cammina lungo una strada assordante e affollata del centro. Che cosa vedono i suoi occhi? Sagome di persone per lui senza identità, che appaiono e scompaiono dal suo campo visivo con la stessa rapidità delle autovetture sfreccianti a lato del marciapiede. Smosso, ad un tratto, da...

Considerazioni sul piano ristorazione di un centro commerciale

di Piero Rosso Poco tempo fa sono andato al Città Fiera di Udine e ho scattato a caso alcune foto del piano ristorazione; da queste voglio partire. Il piano è un agglomerato di ristoranti con tratti caratteristici di diverse parti del mondo; ogni ristorante è inserito all’interno di un vasto...

Il discorso amoroso – Inattualità e follia dell’amore

di Matteo Sione Parlare d’amore oggi fa spesso arrossire, e nei luoghi del sapere si accenna sovente un sorriso di scherno. L’amore sembra non essere più oggetto d’interesse per la speculazione filosofica e nemmeno argomento di discussione critica. «Amore, la guida della filosofia»1 appare non più che un oggetto banale...

Trieste Science Fiction: verso il futuro, con uno sguardo rivolto al passato

di Giuseppe Nava «Vivere senza conoscere il passato è come camminare nel buio». Questa frase ricorre spesso nel film Rio 2096, presentato nell’edizione appena terminata del festival Science+Fiction. E l’idea di “passato”, di confronto con una storia e una memoria sia personale che collettiva, sembra essere il filo che collega...

Geometrie della solitudine. Quando Cechov incontra Schnitzler

di GIovanni Isetta e Matteo Sain “Tuttavia il bisogno di discorrere prevale sopra ogni altra riflessione, ed egli vi si abbandona. Parla con calore, con passione; il suo discorso è disordinato, febbrile, delirante, a scatti, ed è spesso incomprensibile: ma s’indovina, dalle parole e dal tono, qualche cosa, che è...

Friedrich Nietzsche: al di là di ragione e follia

di Stefano Tieri Ogni parola è di troppo, eppure il silenzio è troppo poco e non riesce a riempire – con i suoi vuoti – i dubbi che si presentano. È nell'interstizio fra silenzio e parola che si dipana il discorso sulla follia, il discorso della follia. Possibile darle la...