“Ecologia capitalista. Dio non fa la differenziata”

di MC e Stefano Tieri

Ve lo immaginate dio in un fast food, con indosso la maglietta dell’Udinese, che beve Coca Cola con una cannuccia di carta che poi butta nella differenziata della plastica? “Tanto poi finissi tuto nell’inceneritor”, direbbero i triestini. È il primo incontro con la trinità, che in un’altra occasione moltiplicherà pani e pesci, imbustati ed etichettati per ritardarne il più possibile la scadenza sui banchi di un supermarket.

Quanto ci vuole per rendere un uomo ecologista? A Pietro Cerchiello sono bastati 6000 euro (“più le prove pagate”). È infatti con una fresca ironia che l’autore racconta com’è nata l’idea dello spettacolo: nel 2020 viene selezionato per il festival Ecolario di Roma; proprio lui, amante di carne e plastica e che riesce a empatizzare solamente con gli animali grassi, “incapaci di affrontare le difficoltà della vita”. Ha un solo mese per scrivere il testo, ma il documento di Pages (“Word è a pagamento”) resta vuoto fino all’ultima notte.

L’autore e attore (nonché regista, tecnico luci, ecc) Pietro Cerchiello, classe 1998, accompagnato da Tommaso Imperiali alla chitarra e voce, mette in scena le contraddizioni del nostro presente affrontando il tema caldissimo dell’ecologia: in un mare di notizie, apparentemente contrastanti, non resta che la dimensione del sogno, in cui tutto diventa improvvisamente chiaro. Una goccia potrebbe sembrare ininfluente, ma se aspetti troppo finirai col trovarti affogato mentre ozi sul tuo comodo divano. Se la lotta al cambiamento climatico senza lotta al capitalismo è solo giardinaggio, lo spettacolo mostra le ombre e i paradossi di una retorica che spesso di green ha solo il washing.

“Ecologia capitalista. Dio non fa la differenziata” è finalista a Pillole 2022, premio ExPosizioni, selezione Ecolario, Mittelland, Endas Voce Teatro Giovanile e Fondazione Claudia Lombardi Lugano. Lo spettacolo, andato in scena al Teatro dei Fabbri di Trieste il 3 febbraio e in replica oggi alle 20.30, regala più di qualche sorriso grazie al duo sul palco che rompe spesso la quarta parete, coinvolgendo direttamente il pubblico anche con le musiche di Tommaso Imperiali, chitarrista e cantante della band Five Quarters.

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