Fiori – 0

di Alessia Cappellini

Vivo nella costante del tuo abbraccio
e parlo all’eco della vita usata
che ti risuona nelle stanze vuote

e nella camicia stesa ad asciugare
al sole e nella penna senza tappo
e la tazzina ancora piena a mezzo

Dormi: il cielo deserto di sensi
e nessi causa-effetto. Tu vivevi
la tua vita usata: ti ha cancellato
il mondo. Io rimango qui a guardare

alla finestra il mondo che si slava
e la tua faccia bella che si slava
nella mia testa. E mi affanno a cercare
le tue mani che lacerano il cielo

tese nella costante del tuo abbraccio.

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