Non solo “Fumetti brutti”. La trilogia letteraria di Yole Signorelli

di Francesca Macor

Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, è il nuovo fenomeno social che ha spiccato il volo con Romanzo esplicito, uscito nel settembre 2018 per Feltrinelli, e che sta diventando una stella sempre più luminosa nel firmamento del fumetto italiano. Con voce cruda tratta e disegna senza filtri le peggiori situazioni sessiste e di sopruso che ha subito, ma anche i momenti di tenerezza e comicità, ci racconta la storia di un amore finito, dove il baratro del sesso si apre per raccogliere i pezzi che sono rimasti.

Con “P.” la mia adolescenza trans l’autrice fa un balzo indietro, torna a Catania, all’adolescenza e al percorso che l’ha portata a capire di essere qualcun’altra, a scoprire che il suo corpo non rispecchiava ciò che è, e a cominciare un percorso per cambiarlo. Non prima però di rendersi conto che non è il nostro aspetto, né il genere assegnatoci alla nascita, né tantomeno la percezione che gli altri hanno di noi, a renderci ciò che siamo. Non prima di realizzare che nulla di tutto questo ha a che fare con la nostra identità, per quanto la possano condizionare.

Con Anestesia si conclude il ciclo: Signorelli ci racconta della transizione in tutto il suo dolore e aspettativa, delle operazioni, della degenza e della solitudine, della storia d’amore che ispira il suo Romanzo esplicito. Insieme a tutto il resto. E tutto il resto è poesia che scava nelle viscere, una capacità narrativa violenta e bellissima a cui non si può restare indifferenti.

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