Torna la “Scuola del sospetto”

È tornata l’estate e, con lei, la Scuola del sospetto, il nostro modo di socializzare saperi in modo libero e informale, sorseggiando una birra in compagnia.

Giunta quest’anno alla sua quarta edizione, sono due gli appuntamenti in programma: il 4 e l’11 settembre. Il ritrovo sarà in entrambi i casi alle ore 18 alla fontana di metà pineta a Barcola, per poi spostarci insieme all’ombra degli alberi. In caso di maltempo gli eventi si terranno – stesse giornate, stesso orario – nella libreria Dedalus (via Torre Bianca 21/a).

Programma

  • Venerdì 4 settembre, “Capitalismo della sorveglianza” (Davide Pittioni e Stefano Tieri)

L’era che stiamo vivendo, caratterizzata da uno sviluppo senza precedenti della tecnologia, porta con sé una grave minaccia per la natura umana: un’architettura globale di sorveglianza, ubiqua e sempre all’erta, osserva e indirizza il nostro stesso comportamento per fare gli interessi di pochissimi – coloro i quali dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze e un potere sconfinato. È il “capitalismo della sorveglianza”, lo scenario alla base del nuovo ordine economico che sfrutta l’esperienza umana sotto forma di dati come materia prima per pratiche commerciali segrete e il movimento di potere che impone il proprio dominio sulla società sfidando la democrazia e mettendo a rischio la nostra stessa libertà. Il libro di Shoshana Zuboff, frutto di anni di ricerca, mostra la pervasività e pericolosità di questo sistema, svelando come, spesso senza rendercene conto, stiamo di fatto pagando per farci dominare.

  • Venerdì 11 settembre, “Geografie del dominio” (Silvia D’Autilia e Lorenzo Natural)

La nostra quotidianità è ormai avvolta dal proliferare cancerogeno di quello che il filosofo francese Jacques Ellul chiamava “il sistema tecnico”. Un sistema in cui il dominio dell’economia sull’uomo ha infettato tutto i campi dell’agire sociale, pubblico e privato: scuola, lavoro, sanità, relazioni.
È ancora possibile trovare delle alternative, delle vie d’uscita a una società fondata intrinsecamente sull’ingiustizia e sulla prevaricazione? Ma, soprattutto, sulla lezione di Gros e del suo saggio, è ancora possibile “disobbedire” nel XXI secolo?

La Scuola del sospetto è organizzata dall’associazione culturale Charta Sporca. La partecipazione è libera.

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