di Francesca Macor
Filo Sottile ci parla della Mostruositrans, l’unione delle creature “mostre” che ornano la corona di Pandora, venute a portare discordia nell’ordinata fantasmagoria binaria degli uomini, in questo pamphlet edito da Eris.
Le creature “mostre” sono tutte coloro che rifiutano la norma, l’eteropatriarcato, l’illusione del binarismo, la gabbia del genere; coloro che rifiutano di essere abbastanza femmina, maschio, trans; di dover dimostrare di essere qualcosa invece di qualcunə. Soprattutto, esistono.
Le creature “mostre” ci portano delle consapevolezze: tutta l’organizzazione sociale è basata sull’aspetto fisico e in particolare sui genitali estroflessi. L’intera categorizzazione culturale si fonda su una ripartizione di funzionalismi somatici, informata non da criteri di pertinenza scientifico-biologica, ma dalla semplice constatazione della presenza o assenza di un pene visibile. Non sulle reali capacità, prestanze fisiche, intelletti e individualità, ma sulla mera divisione tra chi dimostra il pene e chi no.
Le creature “mostre” sono le prime a smascherare il fallocentrismo a cui tutti siamo asserviti, inconsapevolmente o meno, perché si pongono negli interstizi, sono la falla della bugia binaria; sono coloro che non possono essere inquadrate, e per questo ci salveranno tuttə. È alle creature “mostre” che dobbiamo tutti i progressi sull’uguaglianza sociale degli ultimi anni, a loro dobbiamo la liberazione del corpo e dagli stereotipi di genere, perché sono le prime a sovvertirli. E per questo vi ringrazio tuttə.
